Sembrerò retorica ma la locuzione latina di Giovenale Mens sana in corpore sano è quanto di più giusto abbia mai sentito in vita mia.
Oggi, poi, assume un valore ancora più importante: non c’è alcun dubbio infatti sul fatto che l’attività fisica abbia un ruolo predominante per il corretto e buon mantenimento delle funzioni cerebrali.
E c’è anche un fondamento propriamente scientifico: pare infatti che la proteina che regola il sistema nervoso sia la stessa che garantisce il funzionamento del muscolo cardiaco.
Ma c’è dell’altro (e ti pareva!).
Maren Schmidt-Kassow dell’Istituto di Psicologia Medica dell’Università Goethe di Francoforte ha ipotizzato che è addirittura l’intensità dell’esercizio a fare la vera differenza.
In pratica un’attività fisica a bassa intensità crea le condizioni efficaci affinché il cervello si preparai ad accoglierla, recepirla e codificarla.
Al contrario un esercizio particolarmente energico e di conseguenza stressante può creare un sovraccarico sia del corpo che dello stesso cervello, con l’unico risultato di sottoporre entrambi a uno sforzo oltre misura.
Il giusto, dunque, sarebbe creare un equilibrio tra le due cose.
E’ chiaro che, per mettere in pratica tutto questo, dobbiamo essere forti e in salute, ove per salute non si intendono solo gli aspetti più propriamente fisici ma anche e soprattutto quelli emotivi e mentali.
Per questo lo sport dovrebbe far parte del nostro quotidiano, dovrebbe essere considerato non una fatica, un impegno oneroso ma al contrario una garanzia di benessere.
Come ha detto qualcuno famoso l’esercizio fisico cambia la mente, l’atteggiamento e l’umore.
Non serve in pratica solo a plasmare il corpo e a renderlo più aggraziato e tonico.
Allora, cari lettori, diamoci da fare.
Non diamoci all’ippica, ma allo sport!
Vivere è facile, vivere bene è meglio.
La Ludo
Fonte: http://lamenteemeravigliosa.it/corpo-sano-mente-sana/