L’insoddisfazione ormai è una vera e propria piaga della società moderna: standard di vita sempre più elevati, antagonismo e frustrazioni di ogni genere, ci fanno apprezzare poco o niente quello che abbiamo.
Si finisce sempre per guardare il collega che guadagna di più, l’amico che ha la macchina più bella della nostra, il cugino ricco con la villa al mare e via dicendo …
Ma da dove nasce questo senso di insoddisfazione?
Sicuramente l’insoddisfazione colpisce molto di più i perfezionisti, quelle persone cioè che vogliono sempre andare oltre il limite, insomma quelle che non si accontentano mai ma, con il non accontentarsi, finiscono per essere ancora più tristi.
Nella vita è vero bisogna fissarsi degli obiettivi ma questi devono pur essere concreti e reali, altrimenti che senso avrebbe?
Tuttavia cambiare si può!
Ecco 3 utili consigli per aumentare la propria autostima e sentirsi un pò più soddisfatti non solo di se stessi ma anche delle persone e delle cose che ci circondano.
Il fallimento non è sempre negativo
Se il senso di insoddisfazione deriva da un fallimento bisogna pensare che talvolta anche questo aiuta a crescere e che talvolta dietro a qualcosa che non funziona e che non va come dovrebbe andare ci sono altre opportunità.
Non si può avere tutto sotto controllo
Se le cose non sono andate nel verso giusto non dobbiamo colpevolizzarci. Sbagliare è umano del resto!
Pensare sempre al qui e ora
L’insoddisfazione il più delle volte è generata dal pensiero costante rivolto al passato e al futuro. Sarebbe meglio concentrarsi sul presente e su ciò che si può fare ora!
Vivere è facile, vivere bene è meglio.
La Ludo
Fonte: http://www.amando.it/salute/psicologia/insoddisfazione.html